Onorevoli Colleghi! - Attualmente quando viene rilasciata a un farmaco l'autorizzazione all'immissione in commercio, inizia la quarta fase di sorveglianza post-marketing. Proprio in questa fase si devono monitorare con maggiore attenzione le reazioni avverse, che non si sono evidenziate per la limitatezza del campione preso in esame.
È, infatti, l'immissione in commercio a determinare il consumo del farmaco da parte di centinaia di migliaia o milioni di persone e ad evidenziare le reazioni avverse, che sono presenti in percentuale non elevata, ma che potenzialmente possono essere anche letali.
In Inghilterra e in altri Paesi europei esiste una rete di medici di famiglia, opportunamente addestrati, che si fanno carico di raccogliere le segnalazioni di possibili reazioni avverse a un farmaco e d'inoltrarle alle competenti autorità.
È un dato di fatto che in Italia, nonostante tutti i medici siano obbligati a comunicare le reazioni avverse ai competenti organi del Ministero della salute, le segnalazioni spontanee sono molto rare e la maggior parte di esse proviene dalle aziende farmaceutiche.
Per ovviare agli inconvenienti derivanti da una scarsa partecipazione del personale medico e, di conseguenza, alle ridotte segnalazioni spontanee da parte del medesimo personale nonostante l'obbligo legale, la presente proposta di legge prevede norme per garantire tali segnalazioni e consentire al nostro Paese di entrare nel novero delle nazioni più evolute per quanto concerne la tutela della salute dei propri cittadini.